ODD - Officina D'architettura e Design

Concorsi

Riqualificazione della sede dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Pavia

L'idea fondativa sta nel risolvere l'ingresso, oggi vago e disorientante, proponendo un nuovo ufficio di segreteria con un bancone reception immediatamente visibile al visitatore che al suo iarrivo potrà subito venir accolto ed orientato verso ciò che gli serve, informazioni o la sala dove si tiene il convegno o l'ufficio del presidente con cui ha appuntamento. Questo nuovo ufficio è una "scatola" rivestita da una boisserie di pannelli in legno, la quale riprendendo le geometrie del vano trapezoidale d'ingresso si pone a cavallo tra due ambienti: la sala biblioteca, sulla quale si apre con una ampia vetrata, e la sala convegni. Il punto cardine del "concept" èi l ridisegno e la ridefinizione di questo spazio, il resto degli ambienti sono trattati con molta sobrietà, rispettando la bella architettura art decò a cui risale l'edificio. La sala conferenze è trattata in un gioco di bianco e nero, ad evocare in chiave contemporanea il gusto di alcune finiture dell'epoca..

Milano / Fuori Salone

A3, il modello cubico
il progetto si sviluppa attorno alla scelta di una figura primaria, un cubo, un contenitore, un’arca, un monumento, un punto di riferimento percettivo ad uso collettivo. Nell’area [2 x 5] viene posizionato il solido di [2 x 2 x 2].

Il colore giallo stimola le nostre energie positive: ottimismo, capacità di socializzare, spontaneità e comunicatività e indicato per ottenere grandi effetti di luminosità e visibilità, un colore simbolo che evoca la luce del sole.
Le facce del cubo: 4,4,4,4,4,4, ogni faccia quadrilatera dell’esaedro contiene asportazioni
di parti, le delimitazioni delle zone visibili e di
quelle eclissate sono rettilinee. I tagli verticali sono contenitori di suoni, rumori, parole, sussurri... un invito all’ascolto emotivo, un momento di pausa sensibile.

Venezia / Museo Caorle

Il bando di concorso prevedeva il recupero e la trasformazione in museo di un relativamente recente manufatto agricolo, in cemento armato e di scarsa qualità architettonica. per questo il progetto prevede la completa riorganizzazione interna pur conservando la maglia strutturale e il rivestimento esteriore con una scocca in zinco-alluminio per dare una nuova pelle al vecchio magazzino. Infine la testata dell'edificio viene completamente vetrata ed ospita il nuovo auditorium, una sala per 70 posti a sedere.

Licata (AG) / Concorso per la sistemazione

della piazza Filippo Grillo

Filippo Grillo era un geometra, architetto, che operò a Licata a cavallo tra il XIX e il XX secolo, suo il palazzo antistante la piazza. Il progetto affronta il tema realizzando un “ giardino”, posto proprio in asse all’edificio in oggetto, in omaggio all’illustre concittadino. Il giardino che a prima vista si caratterizza come un “manufatto” è in realtà un recinto costituito da lame di Corten (un acciaio pre arrugginito) che delimitano un piccolo spazio zen per la contemplazione; al centro si trova un unico albero, mentre lo spazio completamente fruibile e aperto al pubblico si apre sulla piazza attraverso uno spazio intermedio e riparato dalla possente pensilina in cemento armato faccia a vista. Sul retro il recinto si chiude a formare una piccola sala Auditorium per 50 posti dove svolgere le più svariate manifestazioni.

Roma / Concorso per la riqualificazione

di piazza Pecile

Il concorso richiedeva la riqualificazione del sistema della mobilità, dei parcheggi e una quota di nuova residenza con annessi servizi. il progetto realizza uno spazio unitario, una piazza rialzata su di un podio di poco meno di 2 metri d'altezza, in modo da creare un'area protetta e sfrutta il dislivello per realizzare un parcheggio interrato. la residenza, come fosse generata da un movimento tettonico, un corrugamento del terreno vi si "arrampica".
Il tetto "verde" ed altri accorgimenti come il riciclo delle acque ne fanno "bio-case".

Genova Cornigliano / Piazza Massena

Piazza Massena si trova proprio all'inizio del quartiere di Cornigliano era la prima cosa che si incontrava venendo da Sampirdarena una volta passato il vecchio ponte ferroviario, simbolo e porta del quartiere. Adesso il ponte non esiste più, demolito e con lui un pezzo di identità di Cornigliano, senza più le acciaierie e per questo si configura come fosse un'opera di land-art, una bassa ma accentuata collinetta fiorita, al cui interno è ritagliato uno spazio per la sosta.

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